A sposarsi, lo scorso 11 settembre, è stata la sua primogenita, Pina, 32 anni, ma è come se quel matrimonio fosse stato anche una sua rigenerazione. Si è sposata con Matteo, un toscano di Firenze, ufficiale dell’Arma dei Carabinieri. E allora la rinascita è stata doppia. A volte si rinasce anche quando nascono cose nuove vicino a sé. Peppe Calà, siciliano d’origine e campano d’adozione, ha 59 anni e 31 di questi li ha vissuti nell’Arma dei Carabinieri. Poi l’inizio di un’altra vita arriva nell’ottobre del 2010 quando Peppe Calà approda presso l’azienda di Michele Piccolo. «L’azienda Piccolo in questi ultimi dieci anni – afferma fiero Peppe Calà – mi ha dato tantissimo. Mi ha dato la forza di andare avanti. Lo dico con il cuore. Il signor Michele Piccolo mi ha dato il coraggio di andare avanti in un momento molto difficile della mia vita. Il coraggio di poter acquistare una casa. Le persone parlano qua. Ma non sanno, fino in fondo, quello che dicono. Io sono entrato in banca con una busta paga della SI.D.I. Piccolo e mi hanno spalancato le porte. Sono andato lì e mi hanno dato quello che mi serviva. Questa per me è una garanzia. Ed è fiducia. E è quello che questa azienda merita sempre: la fiducia, il rispetto, la voglia di fare sempre e comunque meglio perché questa azienda ha bisogno di persone operose. Qui il vero maestro di vita è il signor Michele Piccolo e per tantissimi motivi. Dalla frase che ti potrebbe dire rivolgendoti il suo buongiorno, che in quel caso non è mai un saluto banale, una frase fatta, fino all’indicazione che ti può dare nei momenti più delicati. Io ho imparato tantissimo in questi anni qui e voglio continuare ad imparare».
Lo sguardo di Peppe Cala cerca bilanci più larghi. Il matrimonio della sua Pina ha ristabilito una nuova armonia con il suo “primo amore” a cui è stato legato per ben 31 anni della sua esistenza facendo anche servizio a Castello di Cisterna, non lontano da qui. «L’Arma dei Carabinieri la porto sempre nel mio cuore perché mi ha insegnato ad essere responsabile, attento. Mi ha insegnato che ci sono le regole nella vita e che bisogna rispettarle sempre. Avere il rispetto degli altri, della nostra Costituzione che ci dà insegnamenti ogni istante. Io sono cresciuto nell’Arma dei Carabinieri e ringrazio tutti coloro che mi hanno dato tante indicazioni».
Pina Calà si è sposata a Vico Equense presso la chiesa dell’Annunziata. Al ristorante Castello Giusto gli sposi hanno accolto tutti gli invitati, un ponte tra Toscana e Sicilia. Un matrimonio che ha scavato nelle ferite di Peppe Calà per lenirle se non anche e persino guarirle. «Io ho avuto una vita molto travagliata. E se dieci anni fa avessi potuto dire che mia figlia si sarebbe spostata con una persona perbene che è anche carabiniere, come lo sono stato io, mi sarei detto dato del pazzo io stesso. In questo matrimonio c’è tutta la gioia di vedere una figlia felice e che ha trovato la persona giusta». Un concetto chiaro che rende il racconto pieno d’emozioni e ci porta dritto qui a raccontarlo corredato d’immagini.