Istituito nel 2019 dal periodico di marketing e comunicazione Promotion in collaborazione con Amagi, il premio CX Store viene attribuito ogni anno alle insegne con il maggior numero di clienti soddisfatti e quelle preferite per rapporto qualità/prezzo. L’anno scorso, 2022, CX Store ha premiato, come quest’anno, le insegne con il miglior rapporto qualità prezzo secondo circa 10.300 intervistati, con una rappresentatività di 1 famiglia su 2.465, che dichiararono quali sono le insegne, a livello locale e nazionale, e i reparti, con il miglior rapporto qualità/prezzo. Quest’anno le famiglie coinvolte sono diventate 15.273 residenti in Italia, (suddivise per provincia e grandi centri metropolitani) e consentono, grazie ad una granularità di 1 a 1.674 famiglie, di applicare una nuova e originale metrica a ben 182 insegne operanti nel nostro paese. I supermercati Piccolo, da dati ufficiosi ma attendibili prima che arrivi la ufficialità a confermare tutto, si sono collocati ai vertici della classifica nazionale e le prossime ore promettono nuove grandi soddisfazioni in casa “Piccolo”.
Si può tenere, di certo, a bada l’entusiasmo ma quando una delle più autorevoli indagini nazionali che, ogni anno, coinvolge e mette sotto la lente d’ingrandimento tutte le insegne che operano nel mondo della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) del food porta ai vertici della classifica un’insegna nella quale hai messo il cuore e la tua storia, c’è da esultare di soddisfazione. Sta di fatto che Michele Piccolo, anima e fondatore di quella impresa che porta il suo cognome, assieme ai suoi due figli Raffaele e Giusy, impegnati parimenti alla guida dei 18 punti vendita che nelle prossime settimane diventeranno 20, probabilmente (l’ufficialità arriverà tra poche ore) porta a casa il migliore obiettivo che si potesse portare: avere la certezza che i clienti dei propri supermercati ti scelgono per il miglior rapporto qualità/prezzo. Un binomio che ha dentro i servizi, la qualità del cibo che si mette nei carrelli della spesa, l’approccio delle risorse umane impegnate a dare ogni assistenza nei punti vendita, i prezzi con cui l’insegna mette sul mercato, nei propri banchi vendita e sugli scaffali decine di referenze. Soprattutto quelle “fatte da noi” cioè dalle mani dei cuochi, pasticcieri, panettieri e tanti altri. Tutti dentro i laboratori di produzione che hanno costituito la principale caratteristica di una storia lunga ed entusiasmante iniziata nel settembre del 1988 così come la conosciamo ora e come Michele Piccolo voleva realizzarla. Una realtà monitorata sin dalla prima edizione del CX Store quando prese il suo avvio.
«Con CX Store – sottolineava appena qualche tempo fa Andrea Demodena, direttore di Promotion – siamo in grado di descrivere i progressi e i regressi registrati dalle insegne in termini di Goodwill conquistato o ceduto in questi anni complessi, documentiamo l’espansione apparentemente inarrestabile dei formati price-impact, spieghiamo il progressivo rafforzamento delle catene che agiscono localmente cogliendo opportunità trascurate dalle grandi realtà centralizzate. Il raffronto di questi dati è la premessa di ogni ragionamento circa il futuro dello scenario retail a medio e lungo termine».
E andando più a fondo «il rapporto Qualità/Prezzo – spiegava di rimando Daniele Tirelli, partner di Amagi e autore dell’indagine – è il concetto cardine che guida l’attività commerciale al dettaglio di ogni canale/formato distributivo ma è un concetto ineffabile, non quantificabile con misure esterne alla psicologia di ogni cliente. Anzi, queste presunte misurazioni della qualità oggettiva e del prezzo oggettivo sono oggetto di pericolosi fraintendimenti. Con CX Store abbiamo risolto il problema adottando un assioma chiaro è inequivocabile: il miglior rapporto qualità/prezzo di un’insegna è quello dichiarato da ogni responsabile degli acquisti familiari, tenuto conto delle alternative locali che ha a disposizione nel territorio in cui abita. Per quanto attiene la Gdo, la complessità del format “supermercato” deriva dall’armonizzazione delle performance dei vari reparti che ottengono delle valutazioni in termini di Rapporto Qualità/Prezzo che possono differire in positivo o in negativo dal risultato globale. CX Store offre una diagnosi precisa, inequivocabile dei punti di forza e di debolezza di un’insegna, sempre a raffronto con quelle dei propri competitor».
Era il 28 aprile del 2022 e Promotion e Amagi presentavano così presso l’hotel Excelsior Gallia di Milano i dati della terza edizione di CX Store Award. Quest’anno, alla vigilia di una cerimonia che vedrà ancora più determinazione e soddisfazione per il lavoro svolto i dati arrivano in queste ore e le reazioni si susseguono per quella che è di fatto la più autorevole e seria indagine sul mondo retail che premia le insegne, a livello locale e nazionale, e i reparti, con il miglior rapporto qualità/prezzo secondo un sondaggio su un campione sempre più rappresentativo. Il report ancora ufficioso ma di fatto definitivo dice che “la raccolta field della 4° edizione del Cx Store Award volge al termine e i dati di 15 273 famiglie residenti in Italia, (suddivise per provincia e grandi centri metropolitani) consentono, grazie ad una granularità di 1 a 1674 famiglie, di applicare la nostra nuova e originale metrica a ben 182 insegne operanti nel nostro paese. Questa ricerca, molto probabilmente la più dettagliata mai messa in atto, si confronta con i dati del 2022 per illustrare le dinamiche più fini del mondo iper-complesso della Distribuzione Moderna, nei suoi innumerevoli scenari competitivi nazionali e locali. Il primo dato di “nuova fattura” che diffondiamo è la percentuale di clienti che attribuiscono all’insegna il Miglior Rapporto Qualità/Prezzo e che hanno cambiato opinione negli ultimi 2 anni.”
Dai dati ufficiosi ma attendibilissimi emerge che in cima alla classifica troviamo, a conferma di quanto detto lo scorso anno, varie insegne che operano localmente. E – si legge – “tutto questo rappresenta, in qualche modo, la riscossa degli “indipendenti” che, come è avvenuto anche in Francia, hanno risposto alle tremende pressioni subite dalla pandemia e dall’inflazione persistente con grande flessibilità e creatività imprenditoriale. Prevale così su tutti il caso Tosano, di cui ben l’11% di clienti ha riconosciuto (nel
2023) avere quest’insegna il miglior rapporto qualità/prezzo e cambiando opinione rispetto all’apprezzamento precedente per le altre catene concorrenti. La menzione, in positivo, per altre catene locali arriva con Mega e con i supermercati Piccolo che assieme si collocano appena dopo la prima posizione. I bene informati anticipano che nelle prossime ore potrebbero arrivare altre liete notizie da Milano che riguardano i reparti panetteria e pasticceria: quelli per i quali i supermercati Piccolo profondono tanto impegno e trovano risultati eccellenti di vendita.
«Se così fosse – commenta a caldo Michele Piccolo – per noi sarebbe davvero un doppio grande risultato per la collocazione ai vertici nazionali che abbiamo ottenuto quest’anno circa il miglior rapporto Qualità/Prezzo come insegna e circa l’ottimo risultato che potrebbero comunicarci nelle prossime ore raggiunto con i due reparti di panetteria e pasticceria sui temi della qualità e del prezzo che proponiamo ai nostri clienti che per noi sono stati e rimarranno sempre la nostra stella polare, il motivo per cui lavoriamo ogni giorno. Lo dico sempre ai miei collaboratori che i clienti sono i nostri veri datori di lavori, il cuore e l’anima del nostro agire». Per Raffaele Piccolo la soddisfazione è ancora più marcata considerato il suo ruolo di vicepresidente del Gruppo VéGé poiché molte insegne che si sono collocate ai primissimi posti, tra cui Tosano, sono tutte del Gruppo VéGé. Una soddisfazione che il primogenito di casa Piccolo non nasconde. «Dalla base dei dati raccolti dalla nuova edizione 2023/24 dell’indagine CX Store – tiene a dire Raffaele Piccolo – emerge che i supermercati Piccolo hanno incrementato dell’8% la base dei clienti che riconoscono all’insegna il miglior rapporto Qualità Prezzo. Si tratta di un risultato molto soddisfacente che si accompagna a quello altrettanto positivo di Tosano, altro socio di Gruppo Végé. Di questo importante traguardo, che è di ottimo auspicio per la nostra piccola ma dinamica catena, il merito va ai nostri collaboratori e all’impegno profuso a tutti i livelli aziendali. L’indagine CX Store, della rivista Promotion e della società di indagine Amagi, si basa sul riconoscimento del miglior rapporto q/p delle varie insegne utilizzando un campione di 15.273 famiglie, rappresentative dell’universo italiano».
Come non nasconde entusiasmo Giusy Piccolo da tempo impegnata a dare ai laboratori di produzione dell’Azienda di famiglia i livelli qualitativi ed ogni veste “grafica” che possano fare del “fatto da noi” un timbro di garanzia dacché nelle famiglie dei tanti clienti l’insegna “Piccolo” di prima mano e ogni giorno con pane, dolci, primi piatti, secondi e contorni tali da fare la differenza, come in effetti è accaduto, nella costruzione del rapporto tra la qualità ed il prezzo. Per tutti l’appuntamento è fissato al giorno della premiazione ufficiale quando i risultati della quarta edizione del CX Store 2023/24 saranno presentati al pubblico e alla stampa. Nel frattempo ecco l’ordine di arrivo delle insegne coinvolte a livello nazionale.
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