Sono passati 45 anni ma lei, a pensarci bene, non si è accorta affatto che sia passato così tanto tempo dal giorno in cui nacque, quel 24 giugno del 1976. Oggi, nel giorno del suo compleanno dice che non tornerebbe mai a vent’anni quando le paranoie da ventenne erano dietro ogni angolo. Dice che predilige la cooperazione tra persone diverse, lo spirito di squadra che si respira nell’azienda di famiglia. Dice cose che sanno d’amore e di altruismo. Giusi Piccolo, primogenita di due figli arrivati nel giro di quattro anni in casa di Michele Piccolo e di Rita Leone, dopo esperienze umane e lavorative vissute in giro tra ristorazione, marketing ed altre contiguità ha fatto, da qualche mese, la gioia del papà Michele che voleva vicinissimi, nei nuovi uffici di via Luraghi inaugurati lo scorso autunno, i suoi due figli, Raffaele e Giusi. Uniti a lui dalla stessa passione che è stata messa in campo negli ultimi decenni. Passione che contagia, che rende nuove le cose, che si trasforma in linfa vitale, che fa sviluppo, competenze, percorsi formativi, risultati.

Nel giorno del 45esimo compleanno Giusi Piccolo, ora davvero e anche in una “famiglia” più vasta che si dichiara con gioia “community food”, ha voluto scandire il tempo del genetliaco come se fosse stato un normale giorno di lavoro. Alle 10 un incontro per selezionare un nuovo chef e capire come migliorare la qualità della produzione gastronomica del ristorante di via Luraghi e della gastronomia di rete. Alle 10.30 c’era l’impegno per l’incontro mensile imperniato sul tema delle risorse umane con dati, considerazioni, prospettive. Alle 11.30 una pausa ed il tempo di raccogliere uno dei diversi mazzi di fiori arrivati al centralino.

Il primo augurio, stanotte, è arrivato un minuto dopo le 24 e portava la “firma” di Zeno, il secondogenito di Giusi che ama fare sorprese che restano davvero nel cuore. Pochi minuti prima delle tredici e l’appuntamento con tutto il personale degli uffici, con papà Michele il fratello Raffaele, era già fissato presso la Sala Formazione per la torta di rito più buona che mai. Il primo compleanno vissuto nei nuovi uffici di via Luraghi è trascorso nel migliore dei modi in attesa della festa più privata della sera che sarà presso la propria dimora. Giusi parla dei valori che contano. Si dice grata e felice di aver potuto “coltivare” il cuore, le dimensioni dello spirito, l’immateriale che rende più forte il battito dei sogni, dell’anima e di tutte le cose semplici.

Giusi cerca empatie con chiunque possa capire il valore dell’empatia. Chi si muove sincero verso gli altri, chi non finge e non deve mentire. Parla con speditezza, Giusi, davanti a tutti i presenti che sono scesi dagli uffici per festeggiarla, di emozioni e di cose belle. E si mette in posa con il suo sorriso proverbiale (ancor più vistoso sotto i capelli biondo vivace) tra il fratello Raffaele e il papà Michele. Una foto di lavoro che, in fondo, parte e arriva dritto al cuore. Era un sogno vagheggiato da tempo e realizzato qui negli spazi ampi dei nuovi uffici. Il futuro è un tratto sconosciuto ma se lo si può già presagire porta con sé belle cose. Nel frattempo, arrivano copiosi diversi ed altri auguri. Il compleanno è sempre un varco che conta. Ci mette davanti a numeri nuovi. Anno più, anno meno poco importa. In fondo, senza troppa follia, qualcuno, a ragione, ha scritto che per ogni anno che passa si lascia un peso per strada e si diventa più leggeri e più giovani. Ogni anno che passa toglie dalla mente e dal cuore ogni zavorra e porta luce ovunque la luce possa filtrare. Gli auguri a Giusi Piccolo dal “mondopiccolo.it“.