Sono arrivati ch’era già iniziato giugno. Quasi un po’ “intimiditi” i ragazzi della II N sperimentale IFP (Istruzione e formazione professionale) dell’Alberghiero “De’ Medici” di Ottaviano accompagnati dai docenti prof. Michele Prisco e prof. Michele Guastaferro. Per loro, in coda ad un anno (il secondo) da pandemia, si trattava quasi di “riparare” ai vuoti che hanno dovuto patire, andare oltre la didattica a distanza subita che in un percorso d’Istituto alberghiero è quasi nulla se si pensano alle giornate vissute sul campo all’interno della cucina, in sala, nei laboratori di produzione, nelle tante, preziosissime giornate di prove pratiche. Persino il periodo di alternanza scuola/lavoro nel corso del quale gli istituti scolastici fanno arrivare i loro alunni presso aziende con le quali hanno stretto un sodalizio si era dovuto far slittare.
Poi si è fatto affidamento, quest’anno, su tutta la tenacia e la determinazione del preside, il prof. Vincenzo Falco, assieme a quella di tutti gli altri docenti che seguono filoni cruciali d’organizzazione e di progetti. Il prof. Raffaele Ambrosio tra questi che, legato alla funzione strumentale, si era recato, assieme ad altri colleghi e al preside, poco prima che volgesse al termine l’anno scolastico in corso, presso il quartier generale del “mondo piccolo” per incontrare Michele Piccolo e, soprattutto, per pianificare con lui i termini di un sodalizio che si rinnova e che nei prossimi mesi darà altri buoni frutti.
In quella occasione avevano preannunciato che in giugno sarebbero arrivati per un mese i ragazzi della II N per vivere l’esperienza assai concreta dell’alternanza scuola/lavoro. E così è stato. Dislocati a gruppi nel punto vendita di Sant’Anastasia/Starza ed in quello di via Luraghi a Castello di Cisterna che hanno entrambi laboratori, cucina, panetteria, pasticceria dove gli alunni dell’Alberghiero De’ Medici sono già all’opera in queste mattine affiancando in operatività i gruppi di lavoro che sono in organico presso l’Azienda Piccolo. Accolti dai coordinatori dei due punti vendita Carmine Piccolo per quello di via Luraghi ed Eugenio Perrotti per quello di Sant’Anastasia/Starza i ragazzi hanno ricevuto la migliore delle accoglienze affinché potessero subito entrare in sintonia con il luogo di lavoro. Nei loro occhi, poco sopra il segno delle mascherine che continuiamo ad indossare, tutto il desiderio di socializzazione e di impegno concreto che in questi mesi sono mancati.
Con le loro divise in perfetta forma sulle quali campeggia il logo dell’ISIS De’ Medici di Ottaviano, scuola superiore che ha “fornito” negli anni valentissimi professionisti dell’accoglienza e della ristorazione i ragazzi sono rimasti affascinati e presi dalla mole di dinamiche e di lavoro che caratterizza i due punti vendita. Servirà, poco prima che avranno lasciato davvero la scuola al loro secondo anno, affinché a settembre si possa ricominciare in normalità lì dove si era dovuto lasciare, entusiasmo compreso, alle costrizioni della pandemia. Sperando bene che sia davvero la volta buona.